L’Aise e i carabinieri del Ros stanno effettuando l’analisi del video delle due cooperanti italiane – tra cui la cosentina Vanessa Marzullo (nella foto a destra) – rapite in Siria alla ricerca di un dettaglio utile. Ma l’attenzione è rivolta soprattutto a quella zona della Siria dove le ragazze sono segregate e anche alla strategia per portarle in salvo. In questo caso un ruolo decisivo può giocarlo la Turchia, che già in passato ha aiutato gli Stati occidentali nella fase del rilascio degli ostaggi. I contatti su questo aspetto sono attivi. L’urgenza riguarda adesso la capacità di fermare la corsa di chi sta tentando di aprire il gioco al rialzo. Per questo fonti della intelligence italiana chiedono il massimo riserbo sulla vicenda parlando di “fase delicatissima”.

Calabrese rapita in Siria, gli 007: fase delicatissima
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