Sanità, i ministeri “bacchettano” Regione e commissario

I ritardi nell’attuazione del Piano di rientro, la scarsa collaborazione tra ufficio del commissario e vertici della Regione e, nel complesso, ancora «numerose criticità». E’ la fotografia della sanità calabrese che – riporta la Gazzetta del Sud – ha tracciato il tavolo interministeriale di monitoraggio (tavolo “Adduce”) nella riunione dello scorso 26 novembre. I tecnici dei ministeri della Salute e dell’Economia in particolare ribadiscono nel verbale conclusivo «l’esigenza di un comportamento collaborativo tra la struttura regionale e la struttura commissariale» invitando comunque la Regione «a trovare spazi adeguati da assegnare alla struttura commissariale (oggi “confinata” a palazzo Alemanni a Catanzaro, ndr) attigui al Dipartimento Tutela della Salute (che si trova alla “Cittadella”, ndr)». Nel merito delle questioni, il tavolo “Adduce” poi evidenzia che «la realizzazione del Piano di rientro sta avvenendo con ritardo», soprattutto in riferimento alla riorganizzazione delle reti ospedaliera e territoriale, chiedendo alla struttura commissariale «di trasmettere entro il 15 gennaio 2016 un elenco degli ambiti di intervento dei programmi operativi 2016-2018, tenendo anche in considerazione gli obiettivi individuati dal Patto per la salute e non realizzati». I tecnici dei ministeri inoltre invitano anche l’ufficio guidato dal commissario Massimo Scura e dal sub commissario Andrea Urbani alla coesione, ribadendo «l’esigenza di ricevere la documentazione sottoscritta dall’intera struttura commissariale, in segno di condivisione». Stigmatizzato inoltre l’endemico ritardo nel pagamento dei debiti da parte di alcune aziende sanitarie, a partire da quella di Reggio Calabria. Quanto alla tenuta contabile, dall’ultimo tavolo “Adduce” – scrive ancora la Gazzetta del Sud – emerge che per il 2015 si prevede per la Regione un disavanzo tra 60 e 70 milioni.

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