Centri per l’impiego, accordo tra Regione e Province

La Regione e le Province calabresi hanno firmato una convenzione che disciplina il passaggio del personale dei centri per l’impiego calabresi nelle amministrazioni provinciali, mentre la gestione e la retribuzione della singole unità vengano trasferite in capo alla Regione ed al Ministero. L’intesa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, Federica Roccisano e il presidente dell’Unione delle Province calabresi, Enzo Bruno. Ai giornalisti è stata illustrata la convenzione la cui firma era stata posticipata a causa di una incongruenza riscontrata dal Ministero nel numero dei dipendenti dei centri per l’impiego che risultano, secondo i dati ministeriali, in esubero di circa 60 persone. «Siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo che era quello di risolvere il problema – ha spiegato l’assessore Roccisano – chiudendo una partita ma aprendo subito quella che riguarda gli esuberi, per la quale abbiamo lasciato aperta la discussione col Ministero». La Convenzione, infatti, oltre a disciplinare l’organizzazione dei nuovi centri per l’impiego in capo alla Regione, contiene un addendum che riguarda proprio gli esuberi. «Nessuno – ha sostenuto Bruno – rimarrà a casa. Per gli esuberi si troverà certamente una soluzione che li ricollocherà nello stesso settore, fino ad allora continueranno a lavorare». Intanto le unità in esubero restano a carico delle Province nell’attesa che, anche per loro, avvenga il trasferimento alle Regioni e che venga creata l’Arpal, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro la cui costituzione è prevista in estate. «Il primo punto della convenzione – ha chiarito il dirigente regionale del settore Antonio De Marco – prevede la restituzione delle somme anticipate nel 2015 dalla Provincia per la retribuzione dei dipendenti dei Centri per l’impiego, che ammontano a quindici milioni di euro, poi è prevista la spesa per il 2016 di circa sedici milioni di euro. Queste somme per due terzi sono a carico del Ministero, per un terzo della Regione e arriveranno o da fondi Pac oppure dai Fondi sociali europei». Presenti alla conferenza stampa anche i rappresentanti sindacali che hanno ribadito «l’intento di continuare un confronto costante sulla vicenda proprio per evitare che il tutto venga accantonato».

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