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‘Ndrangheta, carcere per Grande Aracri e papà di Iaquinta

Il Riesame di Bologna ha respinto tutti i primi ricorsi, avanzati da 13 arrestati nell’operazione Aemilia della Dda e discussi in udienza il 10 febbraio. Per loro è quindi confermata la custodia cautelare decisa dal Gip Alberto Ziroldi. Tra questi c’è Nicolino Grande Aracri (nella foto a destra), ritenuto un boss della ‘ndrangheta, Giuseppe Iaquinta, padre del calciatore e accusato di far parte dell’associazione di tipo mafioso e il giornalista Marco Gibertini, che risponde di concorso esterno. (Ansa)

‘Ndrangheta in Emilia, l’allarme dell’Antimafia

“Abbiamo avuto delle conferme sulla presenza della criminalità organizzata in questa regione come in altre regioni del nord, di una ‘ndrangheta che in maniera particolare si è fatta imprenditrice che fa affari ma che non dismette i metodi violenti e che è anche pronta a tornare ad usarli. Ci hanno parlato anche di arsenali di armi”. Continua a leggere

‘Ndrangheta, si costituisce imprenditore latitante

Si è costituito, presentandosi dai carabinieri a Bologna accompagnato dal suo avvocato, l’imprenditore Palmo Vertinelli, latitante nell’operazione “Aemilia” della Dda contro la ‘ndrangheta. Per lui il Gip aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare cui era sfuggito il 28 gennaio. E’ accusato tra l’altro di associazione a delinquere di tipo mafioso e di essere uno dei prestanome delle cosche in Emilia. E’ difeso dall’avvocato Gaetano Pecorella; oggi è in programma il Riesame. (Ansa)

‘Ndrangheta, Grande Aracri: «Non sono io “Manuzza”…»

In una memoria presentata nell’udienza davanti al tribunale del Bologna, Nicolino Grande Aracri, ritenuto un boss della ‘ndrangheta, ha sostenuto come argomento difensivo di non essere lui il personaggio chiamato “Manuzza” o “il giovanotto”, cui si riferiscono alcune intercettazioni agli atti dell’inchiesta Aemilia della Dda. Continua a leggere