Archivi categoria: grande aracri

‘Ndrangheta e politica, Fava denuncia l’ambiguità dello Stato

«Mentre il sindaco di Brescello, Marcello Coffrini, è ancora al proprio posto dopo aver pubblicamente lodato il reggente locale della ‘ndrangheta Francesco Grande Aracri, il sindaco di Lamezia Gianni Speranza apprende in questi giorni che Nicolino Grande Aracri, capo della cosca di Cutro e fratello di Francesco, intendeva ucciderlo». Continua a leggere

Sel denuncia: «Minacce della ‘ndrangheta a Speranza»

«Nel corso di un colloquio intercettato nel 2012 dalle forze dell’ordine, il boss della ‘ndrangheta di Cutro, Grande Aracri, rivolgeva inquietanti e pesanti parole con minacce di morte nei confronti del sindaco di Lamezia, Giannetto Speranza». Continua a leggere

‘Ndrangheta, carcere per Grande Aracri e papà di Iaquinta

Il Riesame di Bologna ha respinto tutti i primi ricorsi, avanzati da 13 arrestati nell’operazione Aemilia della Dda e discussi in udienza il 10 febbraio. Per loro è quindi confermata la custodia cautelare decisa dal Gip Alberto Ziroldi. Tra questi c’è Nicolino Grande Aracri (nella foto a destra), ritenuto un boss della ‘ndrangheta, Giuseppe Iaquinta, padre del calciatore e accusato di far parte dell’associazione di tipo mafioso e il giornalista Marco Gibertini, che risponde di concorso esterno. (Ansa)

‘Ndrangheta, Grande Aracri: «Non sono io “Manuzza”…»

In una memoria presentata nell’udienza davanti al tribunale del Bologna, Nicolino Grande Aracri, ritenuto un boss della ‘ndrangheta, ha sostenuto come argomento difensivo di non essere lui il personaggio chiamato “Manuzza” o “il giovanotto”, cui si riferiscono alcune intercettazioni agli atti dell’inchiesta Aemilia della Dda. Continua a leggere

‘Ndrangheta in Emilia, perquisita la casa di Iaquinta

Perquisizione, questa mattina, a casa di Vincenzo Iaquinta, ex attaccante di origini crotonesi della Juventus e della Nazionale azzurra campione del mondo nel 2006. Il padre del calciatore, Giuseppe, era tra i 117 arrestati dell’operazione anti-‘ndrangheta denominata “Aemilia”, con cui la Dda di Bologna e i carabinieri hanno sgominato un’organizzazione a delinquere con base a Reggio Emilia, legata alla cosca calabrese Grande Aracri.