«Grazie alla collaborazione del Ris dell’Arma dei Carabinieri, possiamo affermare con ragionevole certezza che il 16 marzo del 1978 in via Fani c’era anche l’esponente della ‘ndrangheta Antonio Nirta». Continua a leggere

«Grazie alla collaborazione del Ris dell’Arma dei Carabinieri, possiamo affermare con ragionevole certezza che il 16 marzo del 1978 in via Fani c’era anche l’esponente della ‘ndrangheta Antonio Nirta». Continua a leggere
Spuntano nuovi elementi sul presunto ruolo della ‘ndrangheta nel sequestro del leader Dc Aldo Moro nel marzo 1978. A renderli noti è il Messaggero, che in un servizio pubblica anche la foto che ritrae un presunto esponente della ‘ndrangheta in via Fani subito dopo il rapimento di Moro. Continua a leggere
I nuovi elementi sul caso Aldo Moro potrebbero portare a rivelazioni dirompenti sui rapporti operativi tra le Br e la ‘ndrangheta. Continua a leggere
“La nuova Commissione su Moro può essere fruttuosa nella ricerca della verità se riuscirà a far luce sui motivi reali che videro contrapposti i partiti della fermezza e della trattativa. Molti dei protagonisti di allora possono oggi dare un contributo per diradare le tante nebbie che hanno impedito di far chiarezza. E’ una sfida. Ma per questo il Parlamento ha inteso istituire l’ennesima Commissione altrimenti sarebbe un ennesimo contributo a ulteriori inutili protagonismi”. Continua a leggere
L’Ufficio di presidenza della Commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro ha nominato consulente in materia giuridico-amministrativa Nunzio Raimondi, noto avvocato catanzarese. Lo riporta il sito di Catanzaroinforma. L’avvocato Raimondi ha già avuto in passato importanti incarichi in altre Commissioni parlamentari di inchiesta: è stato infatti consulente in materia giuridico-amministrativa della bicamerale sull’affare Telecom-Serbia e consulente della bicamerale sull’occultamento di seicento fascicoli relativi a crimini nazifascisti.
«Con Moro ha iniziato a morire anche il senso della politica e l’idea di comunità». E’ quanto afferma il segretario nazionale del Cdu Mario Tassone, che era uno dei dirigenti della Dc ai tempi del drammatico rapimento e della successiva uccisione di Moro. Continua a leggere