«Ringalluzziti dalle politiche di smantellamento dell’ordinamento democratico italiano, fondato sul bilanciamento dei poteri, sulle garanzie costituzionali e sul ruolo e l’autonomia di enti e istituzioni culturali e sociali, alcuni personaggi in cerca di autore pensano di occupare la scena mediatica calabrese con incredibili e inaccettabili proposte di controllo politico persino sulla scelta dei docenti delle Università calabresi». Continua a leggere
