Regione, l’allarme di Viscomi: «Bilancio troppo “ingessato”, investimenti impossibili»

«C’è l’esigenza di onorare l’impegno di rendere conto ai calabresi di ciò che facciamo». Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi intervenendo nella seconda commissione del consiglio regionale in sede di esame del Rendiconto 2014 e della manovra di assestamento di bilancio. «C’è in atto – ha proseguito Viscomi –  una trasformazione politico-istituzionale della Regione e più in generale delle pubbliche amministrazioni, che non possono più accedere a sistemi di deficit spending ma devono farsi carico, anche e soprattutto, delle entrate e della coerenza tra entrate e spesa. E tutto ciò non può non comportare maggiore consapevolezza da parte di tutti sulla necessità di un rinnovato patto tra Regione e cittadini, nel rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità.  Il versante dell’accertabilità delle entrate, anche di quelle automatiche come la tassazione per il bollo di circolazione della autovetture – ha continuato Viscomi – riscontra un andamento sempre più critico ed il quadro che ne risulta – perché senza entrate le spese sono impossibili –  impone la necessità di un forte rilancio di un Patto con i cittadini e con tutte le istituzioni per una migliore gestione della cosa pubblica». Ancora il vicepresidente della Regione: «Da parte nostra stiamo producendo iniziative nei confronti dei comuni e degli enti locali in generale proprio per sollecitare con meccanismi agevolati di rateizzazione e compensazione i pagamenti delle somme per i servizi erogati, soprattutto la fornitura idrica ed rifiuti. Voglio ricordare a tal fine che quasi la metà del bilancio della Regione, 2,7 miliardi di euro, è destinato ai servizi sanitari. Tutto ciò – ha detto poi Viscomi – crea una patente difficoltà, se non l’impossibilità, di procedere alla formulazione di un piano di investimenti da parte della Regione che risulta strangolata in prospettiva dalla evidente impossibilità di avere spese libere da destinarvi. Se il Governo nazionale ha assunto l’impegno di varare un Masterplan per il Mezzogiorno è anche venuto il momento di varare quelle modifiche necessarie della finanza pubblica che a tutt’ora impediscono una libera determinazione della programmazione regionale per valorizzare il tessuto produttivo regionale, le sue peculiarità ed eccellenze, ottundendo così ogni potenzialità di crescita».

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